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Il Valzer Oscuro di Al The Coordinator

“Raven Waltz” (La Lumaca Dischi / Audioglobe) è il titolo del secondo album di Al The Coordinator (Aldo D’Orrico), in uscita domani in digitale: un valzer oscuro e ventoso, un orizzonte sonoro fatto di folk, bluegrass e country mischiati da voce, chitarra e banjo sono le fondamenta di questo disco. A gennaio sarà online il videoclip del primo brano estratto “Jumping Red Spiders”.

Con questo secondo lavoro discografico prosegue il racconto folk di formazione americana del suo predecessore “Join The Coordinator”: nuove composizioni scritte ed arrangiate con un vestito tradizionale, ma più ampio: oltre a chitarra, banjo e mandolino (e qualche percussione), Al The Coordinator, infatti, si è avvalso della collaborazione del gruppo bluegrass calabrese Muleskinner Boys (Giuseppe Romagno alla dobro, Alessio Iorio al contrabbasso, Mario D’Orrico al mandolino) e del violino di Piero Gallina, del piano Rhodes di Paolo Chiaia e del piano, dell’harmonium e della Solina di Dario Della Rossa (Brunori Sas): “così, in mezzo alle giravolte tra un brano e l’altro, si scorgono le origini urbane delle mie passioni montanareracconta Aldo D’Orricoe l’alienazione su di un marciapiede affollato si rispecchia nella solitudine in riva ad un lago invernale. Una versione eterea di una antichissima ninna nanna inglese e un classico dei Beach Boys in stile bluegrass svelano infine la natura tradizionale e insieme contemporanea di Raven Waltz”.


Il primo brano estratto con videoclip è Jumping Red Spiders”: Sono sbucati da un brutto sogno. Sono enormi ragni rossi. E saltano verso di te. Non troverai scampo nelle montagne o nei boschi. Non ti aiuteranno il banjo, il violino o la vipera. Puoi solo chiudere gli occhi e immaginare che non ci siano”, scrive Al The Coordinator.

“Raven Waltz” è composto da 10 brani, scritti e arrangiati da Aldo D’Orrico, eccetto The Riddle Song (traditional) and Don’t Worry Baby (Beach Boys). Ecco la trackist completa: Jumping Red Spiders; The Walker; Little Wonder; (I Always Wanted To) Stay; At Home; The Riddle Song; Sigourney Wright; Don’t Worry Baby; Smile Today; Mornings; Raven Waltz. Registrato e missato al Kaya Studio (Cosenza) da Vlad “KayaDub” Costabile e Francesco Malizia: entrambi si sono occupati anche della produzione per La Lumaca Dischi insieme ad Aldo D’Orrico. Masterizzato da Andrea Bernie De Bernardi at Eleven Mastering Studio (Busto Arsizio). 

Al The Coordinator è Bernardo “Aldo” D’Orrico. Aldo D’Orrico nasce nel 1979 a Cosenza. Una chitarra decisa ma incontentabile al servizio di una voce acuta e graffiante. Dopo aver consumato un po’ di walkman con le prime musicassette di rock, musica d’autore, metal, punk e tutta quella roba che da piccolo ti cambia il modo di pensare, all’età di 13 anni imbraccia la sua prima chitarra.

I palchi degli esordi, quelli polverosi di fine anni ’90, li attraversa con i thrashers Diastasia, per poi fondare i Miss Fräulein, dalla cui formazione nascono due album autoprodotti (Tob Was My Monkey e Aprofessionaldinnerout) e un terzo per Mk Records e Indipendead Records, The Secret Bond. Il gruppo si esibisce in di concerti in tutta Italia e partecipa ad importanti festival quali l’Heineken Jammin’ Festival, l’Ypsigrock, Arezzo Wave etc. Aldo prende lezioni dal maestro Lutte Berg e perfeziona i suoi rudimenti di blues e rock’n’roll nei Texaco Jive di J.J. Guido, vera formazione-scuola per musicisti, che diventa internazionale quando la band è chiamata ad accompagnare le tournée italiane della cantante newyorkese Amy Coleman. Innamorato di Beatles, Pink Floyd, Beach Boys e Flaming Lips, ma anche di folk, blues e R’n’R, scopre il Bluegrass, fondamento di molta musica made in USA. Nel 2008 fonda insieme a Mario D’Orrico (mandolino) i Muleskinner Boys, con cui porta in giro il verbo del bluegrass; genere, questo, di cui apprende i segreti dal grande chitarrista acustico Russ Barenberg. Fa inoltre parte con la sua chitarra del progetto Kyle di Michele Alessi (Captain Quentin), della party band I Tulipani e dell’ensemble 4+20 con Mirko Onofrio e Stefano Amato (entrambi nella Brunori Sas). Al The Coordinator è il suo inaspettato, fragrante cammino solista, iniziato nel 2016 con l’album Join The Coordinator per La Lumaca Dischi